Questa settimana preghiamo per i
Servi di Dio “naufraghi” tra i musulmani
Quando si lavora con i musulmani per evangelizzarli, per far maturare nuovi credenti e per rafforzare le loro assemblee, tutto questo equivale ad attaccare pesantemente il territorio di Satana. Il diavolo non starà a guardare in silenzio il suo regno declinare ed erodersi. Egli contrattacca con rabbia; il suo assalto è feroce.
Uno dei trucchi che usa è quello di insinuare i cristiani impegnati nell’opera con problemi dannosi per una sana relazione con Cristo. Lo scenario è fin troppo familiare: un lavoratore cristiano si dà da fare nel ministero e il lavoro ha la priorità sul rapporto con Dio. Non ha più tempo per sedersi ai piedi di Gesù in quieta solitudine e ascoltare la Parola di Dio. Il vuoto spirituale passa inosservato e con esso la vulnerabilità al vaglio di Satana (Luca 22:32-38). Si inizieranno a giustificare una gestione disonesta di denaro o del potere o una relazione illecita, ed è fatta! L’immoralità lo ha attirato e ha fatto cadere un servo di Dio. Egli commette ciò contro cui ha sempre predicato.
Il peccato è pericoloso e distruttivo. Il suo prezzo è molto alto: separazione da Dio, marchio irreversibile di quanto commesso, danni nelle relazioni familiari, perdita del ministero, perdita della reputazione, macchia nera sull’opera di Dio e l’elenco potrebbe continuare ancora.
Preghiera
Padre celeste, tu sei il Dio della santità e della purezza. Il peccato separa le persone da te.
Proteggi tutti coloro che lavorano per il Signore e che quindi si oppongono a Satana nel mondo dell’Islam. Nessuno di noi è esente dal peccato o dalla caduta. Aiutaci a dipendere dalla tua grazia e ad essere vigili. Proteggici tutto intorno con lo scudo della tua Parola e del tuo Spirito. Aiutaci a mantenerci puri nel pensiero, nell’azione e nella parola.
E se qualcuno è caduto nell’immoralità e sta leggendo queste parole ora, per favore aiutalo a pentirsi e a cambiare la sua strada mediante la potenza del sangue dell’Agnello. Aiutali a sentirsi a pezzi a causa del loro peccato. Perdonali o Dio. Aiutali a perdonare sé stessi e aiuta le persone che li circondano a perdonarli. Ripristinali. Rivolgi loro una parola di incoraggiamento.
Promessa
«Benedicimi, ti prego; allarga i miei confini; sia la tua mano con me e preservami dal male in modo che io non debba soffrire!»
(1 Cronache 4:10).